Le sedie di design che hanno fatto la storia

Le sedie di design che hanno fatto la storia

Un oggetto creato per uso domestico diventa un oggetto cult quando, nonostante siano ormai passati più di 50/100 anni dal suo ingresso ufficiale sul mercato, rimane comunque all’avanguardia superando indenne epoche e stili continuando ad essere desiderato e ricercato da appassionati e collezionisti di design. Nello specifico, parlando di arredi come le sedie, la loro funzione è ovviamente cambiata nel tempo passando da semplici sedute confortevoli e funzionali ad elementi estetici all’interno del settore arredamento per la casa.

Alcune di queste sedute sono diventate delle vere e proprie icone del design moderno contribuendo a farne la storia e venendo esposte nei più grandi musei del mondo. Noi abbiamo scelto cinque sedie cult per aver introdotto un nuovo stile, per aver utilizzato un nuovo tipo di materiale o per aver riscosso grande successo in termini di produzione.

La Thonet

La prima sedia di cui vogliamo parlarvi è anche la più longeva: si tratta della Chair Thonet N°14, nota oggi come modello N° 214, ideata nel 1859 da Michael Thonet. Thonet era un ebanista ed esperto artigiano, famoso per essere anche l’inventore dei mobili in legno curvato, realizzati con un’innovativa tecnica che, sfruttando il calore del vapore (104°), ammorbidiva il legno in modo da poterlo poi incurvare a proprio piacimento, fissandolo poi con l’asciugatura in un apposito forno (70°). Thonet ha inoltre il merito di aver trasformato una tecnica artigianale in una produzione industriale di serie. Questa seduta, definita dai critici del settore “la sedia delle sedie”, è funzionale, leggera e solida e, per l’epoca, anche economica (costava solo 3 fiorini). La Chair Thonet N°14 è composta da solo sei pezzi tenuti insieme da dieci viti (quindi facilmente smontabile e trasportabile), e rappresenta anche la prima sedia in cui spalliera e gambe posteriori sono costituite da un unico pezzo in legno incurvato.
Dal legno incurvato passiamo al processo di galvanizzazione dell’acciaio che caratterizza la creazione di Xavier Pauchard, pioniere della zincatura dell’acciaio nell’industria del mobile, cioè la Chair modello A. Questa sedia fu ideata nel 1934 divenendo presto un’icona dell’estetica industriale. Pauchard fu un imprenditore creativo e forse un po’ visionario che, nel 1920, fondò l’azienda Tolix e iniziò a produrre sedute in lamiera zincata risultate essere funzionali, leggere e solide. La sedia Tolix  è la prima sedia industriale, impilabile, francese.

 

Serie 7, Thonet, Panton, Ghost e Tolix

L’icona indiscussa del design nordico è la Serie 7 modello 3107 ideata nel 1955 da Arne Jacobsen e prodotta dal marchio danese Fritz Hansen. Si tratta di una seduta dalla linee semplici e dalla forma ergonomica, divenuta famosa per la scocca in legno composta da un unico pezzo perfettamente sagomato che poggia su quattro gambe in acciaio. Ottenuta grazie ad una tecnica di laminazione che ha permesso di piegare un unico pannello di compensato in due dimensioni differenti, questa sedia si presenta leggera ed impilabile, disponibile in molte finiture.

Chiaramente, per costruire molte delle sedie divenute delle icone di design, venivano utilizzati materiali più o meno innovativi per l’epoca e molti sono stati gli insuccessi prima di raggiungere la gloria sperata, come è successo alla Panton Chair, ideata nel 1960 da Verner Panton e prodotta da Vitra nel 1967. Si tratta della prima seduta realizzata interamente usando un nuovo materiale, cioè la plastica, in un unico stampo. I primi modelli furono prodotti in poliestere rinforzato con fibroresina, materiale che rendeva costosa la produzione e che si deteriorava facilmente. Negli anni ’80 Vitra riuscì infine a risolvere questo problema iniziando a realizzare la Panton utilizzando del poliuretano espanso, materiale che viene utilizzato ancora oggi nella versione classic. La forma sinuosa, pensata per accompagnare e seguire la forma del corpo, il materiale utilizzato, innovativo e flessibile, e la sua enorme versatilità sono stati i principali elementi che hanno decretato nel tempo il successo di questa seduta impilabile.

 

 

Rimaniamo nel campo della plastica con la Louis Ghost ideata nel 2002 da Philippe Starck. Se Marie, ideata dalla stesso designer francese nel 2000, è stata la prima sedia trasparente al mondo realizzata in policarbonato in un unico stampo, la Ghost ha avuto il merito di rilanciare questa soluzione facendola poi diventare vero e proprio must in tema di design. Si tratta di una delle sedie di design contemporaneo più famose, una poltroncina in policarbonato trasparente che si ispira alle linee barocche delle sedie Luigi XV disegnata per Kartell. Una seduta che, nonostante la struttura cristallina, risulta essere solida e resistente sia agli urti che agli agenti atmosferici.

Queste cinque icone di stile senza tempo, pur essendo molto diverse tra loro, sono tuttavia accomunate dalla versatilità che le rende perfette per essere inserite in casa (in cucina o in sala da pranzo) o in ufficio, in terrazza o nelle caffetterie di tendenza, dal momento che hanno lo straordinario pregio di adattarsi a tutti gli stili d’arredo, dal moderno al classico, senza alcuna difficoltà. Sedute che, data la loro fama e il successo avuto in tutto il mondo, sono state copiate, ma la versione originale non teme confronti con i falsi per evidenti differenze in termini di qualità dei materiali e della lavorazione utilizzate. Negli anni le aziende hanno messo sul mercato molte varianti (tra cui anche una versione Junior) delle sedie originali di cui vi abbiamo poc’anzi parlato, alcune firmate anche da famosi architetti che, in questo modo, hanno voluto rendere omaggio e festeggiare queste icone di eleganza e di stile.
Cinque sedie cult che, per durare negli anni, devono essere curate, amate e usate nella giusta maniera. Per mantenerle in salute non bisogna fare altro che seguire le indicazione fornite dall’azienda produttrice in modo che questo arredo cult possa “vivere” ancora per molti, moltissimi anni.

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